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La storia del Quad

Nato come mezzo militare il Quad, (diminutivo di Quadriciclo) è detto anche ATV (All Terrain Vehicle), si diffonde soprattutto negli Stati Uniti ed in Canada come mezzo di lavoro. Le Quattro ruote motrici gli consentono di lavorare come una sorta di piccolo trattore nei terreni fangosi ed in quelli innevati.

L'acquirente tipico è pertanto l'agricoltore o l'allevatore.

E' a partire dagli anni novanta che pero' qualcuno comincia ad intravedere le potenzialità di questo mezzo. La potenza aumenta e con essa la velocità che fino ad allora era ... da pedone ! Nel contempo il peso scende sempre di piu' ... sino ad attirare l'attenzione dei motociclisti dediti al motocross che intravedono in esso un mezzo con il quale esplorare nuove forme spettacolari di guida.

Nel frattempo qualcuno si accorge anche che il mezzo è adattissimo per fare escursioni nella natura ed accompagnare turisti in luoghi che magari a piedi non riuscirebbero piu' a raggiungere. Eh si perché il Quad a differenza della motocicletta è ben piantato su quattro ruote e grazie anche all'impegno del cambio automatico è facilmente guidabile anche da chi ha poca confidenza con le due ruote o dalle persone piu' anziane .

Insomma scomodando la fisica potremmo dire che la motocicletta viaggia in equilibrio instabile mentre il Quad è in equilibrio stabile avendo quattro punti di appoggio.

Ma non addentriamoci in discorsi complicati. Anche perché c'è Quad e Quad ed infatti ci occuperemo anche di spiegare le differenze tra i diversi tipi di Quad ACCESS in modo che ognuno sappia scegliere il modello a lui piu' congeniale, qualora ne voglia acquistare uno ....

Ad ogni modo è la Francia il primo paese Europeo a farsi contagiare dalla Quadmania. Oggi in Francia il Quad è un mezzo già diffuso e non passa settimana senza che vi sia un raduno di Quaddisti o una stupenda escursione alla scoperta delle bellezze territoriali francesi.

Dalla Francia alla Svizzera Romanda il passo è breve, anche se in un primo tempo, sono ancora i distributori di macchine agricole a mettere in vendita questi "strani mezzi". Ma i concessionari di motociclette si accorgono ben presto che il Quad non è una semplice meteora ma un fenomeno che va ben oltre la moda passeggera, e cosi', spuntano nelle vetrine quà e là, prima nella Svizzera Romanda e poi in tutta la Svizzera, in Germania ed in Italia questi colorati e simpatici mezzi che probabilmente ci capiterà di incrociare sempre piu' spesso sulle nostre strade.

GUIDARE UN QUAD​

Naturalmente è impossibile anche solo pensare di tenere un corso di guida di Quad via internet .......
Vi daremo solo consigli di massima invitandovi ad una normale prudenza che si deve avere ogni qualvolta ci si appresta a conduire un mezzo che non si conosce a fondo.

NELLE CURVE IL PESO VA SPOSTATO ALL'INTERNO.



Poggiando su quattro ruote il Quad non puo' beneficiare dell'inclinazione per compensare la forza centrifuga come avviene nella motocicletta. Questo significa che le prime volte che utilizzerete un Quad avrete la sensazione che "VA DIRITTO !!, NON GIRA !!!" e via dicendo.


In realtà avete la stessa forza che vi spinge all'esterno come in una vettura ma senza avere il sedile avvolgente e contenitivo che vi tiene bene incollati al volante. Quindi dovete compensare inclinando il vostro verso l'interno della curva.
Vi accorgerete presto che a causa dell'assenza di differenziale sull'asse posteriore (Ma molti modelli stradali hanno il differenziale) il retrotreno tende sempre a derapare leggermente in quanto la ruota interna alla curva gira piu' veloce rispetto alla velocità effettiva del mezzo, perdendo leggermente aderenza.


Questo non significa che sbandate ! Avrete comunque, anche su asfalto la sensazione di scodare leggermente. Questo derapage della ruota interna è assolutamente normale e va assecondato senza forzarlo. Con il Quad infatti in una curva su asflato presa troppo velocemente non si finisce in testa-coda ma si rischia un rovinoso ribaltamento.

Comunque tranquillizzatevi, questo avviene solo si è veramente incoscienti. A velocità normale il Quad è addirittura piu' sicuro di uno scooter in quanto anche in caso di piccolo tamponamento non si finisce per terra ma si resta ben appoggiati su quattro ruote.

NON APPOGGIARE MAI I PIEDI PER TERRA.



Un movimento involontario, soprattutto per i motociclisti che passano al Quad, è quello di appoggiare il piede per terra in situazioni di scarso equilibrio o in curva, o quando si è fermi.



NON FATELO MAI. Il piede appoggiato per terra non serve assolutamente nel quald ed inoltre puo' essere particolarmente pericoloso perché il piede puo essere in qualche modo "risucchiato" dal pneumatico posteriore con tutte le conseguenze immaginabili. Tenete sempre i piedi ben appoggiati sulle pedane in ogni situazione. Cio' vale ovviamente anche per il passeggero.

POLSI STRETTI, BACINO MORBIDO.



Sullo sconnesso vi renderete conto immediatamtne che mentre la motocicletta si tiene sempre perpendicolare rispetto alla gravità ed indipendente dalla pendenza del terreno, il Quad segue invece tutte le asperità inclinandosi anche fortemente e cambiando repentinamente la propria inclinazione.


Se cercherete di mantenervi rigidi e saldi sul QUAD probabilmente verrete sbalzati fuori o comunque la guida vi risulterà difficile. (Un po' come avviene quando si cerca di stare sul toro meccanico). Dovete invece alzarvi in piedi sulle pedane tenendo sembre ben stretto il manubrio ma lasciando che il vostro bacino segua le varie e brusche modificazione di assetto del Quad mentre la parte superiore del corpo resta diritta ed indipendente. Naturalmente stiamo parlando di perscorsi impegnativi con rocce, sassi e grosse asperità.


Su un normale sterrato potete stare tranquillamente seduti controllando meglio in questo modo le derapate in curva.

ALTRI CONSIGLI

In alcuni paesi, come la Svizzera, il casco è obbligatorio per l'uso stradale del Quad. In altri non lo è. Noi consigliamo comunque di metterlo negli spostamenti su strada extraurbana, e comunque quando vi impegnate nel fuoristrada impegnativo.


Vi sono modelli di Quad omologati che non possiedono le frecce di direzione. Ricordatevi in questo caso di segnalare la svolta a destra o a sinistra esponendo il braccio ed indicando la direzione che intendete prendere.

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